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CHI PORTERA' L'ACQUA?

(Lettera aperta al papa)

E’ forte il sospetto che i profughi che vuole “accogliere” il papa poi dovrò finanziarli io e, 

detto con chiarezza, non mi sta bene

 

- Vincenzo Ciaraffa - 

Dopo aver benedetto le cooperative, santità, vi siete messo in testa che ogni parrocchia, convento o monastero, debba esprimere la concretezza «… del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi».  In verità, santità, già il fatto che voi dobbiate spronare i vostri dipendenti ad accogliere i profughi la dice lunga sull’entusiasmo con cui essi valutano tale evenienza ma il problema che vi pongo è un altro: e dopo? Volete portare altri profughi in Italia? E con quali prospettive di buona vita per essi se il governo ha dovuto smantellare il welfare per ricavare qualche milionata di euro che gli assicurasse un po’ di ossigeno per non fare la fine della Grecia? Chi li manterrà gli immigrati? 

Il sospetto, santità, è che i profughi che volete accogliere poi finirà che dovrò mantenerli io e, detto con franchezza, ciò non mi sta più bene. Mica perché sono egoista, insensibile o poco cristiano, è che debbo occuparmi anche della mia vita… o è un peccato pure questo? Devo occuparmi di una suocera ultranovantenne che sarebbe già sottoterra se io e gli altri figli non ci fossimo presi cura di lei stante la latitanza dello Stato nel settore dell’assistenza agli anziani. Ho a mia volta figli e nipoti che vorrei aiutare a superare le ambasce del brutto momento storico. Io e mia moglie, che non ha la pensione perché nella sua meritoria vita non ha mai fatto niente, eccetto che essere una compagna straordinaria, una mamma superlativa ed una nonna incomparabile, dobbiamo industriarci a sopravvivere soltanto con la mia pensione. Con l’aggiunta che neppure in questo campo posso contare sull’aiuto di uno Stato che mentre a voi abbona le tasse, per me ha fatto della tassazione predatoria metodo di governo e, tra l’altro, sono in balia di una pletora di corrotti cialtroni che stanno portando il Paese allo sfascio, senza che vi ci mettiate pure voi. 

Santità, a proposito della gioiosa accoglienza degli immigrati, mentre scrivo la Germania ha congelato gli accordi di Schengen ed ha temporaneamente bloccato i treni carichi di profughi provenienti dall’Austria. Forse da quelle parti hanno cominciato a ragionare dopo la sbornia buonista perché v’è un problema dal quale nessuno può sfuggire: quando si vuol fare del bene, questo va organizzato e, soprattutto, “governato”, sennò voi buonisti acritici sarete responsabili davanti a Dio dello sfascio d’intere nazioni! E’ molto facile, santità, fare i generosi con le mie tasche, dopo che avete beccato l’8 per mille da quindici milioni di contribuenti italiani e dilapidato tre milioni di euro per un padiglione all’Expo milanese. E’ molto facile da parte vostra, santità, riproporre l’invito di Isaia «Sitientes venite ad aquas” se poi l’acqua debbo portarla io. Santità, so che voi avete quale consigliere nientedimeno che lo Spirito Santo ma un consiglio voglio darvelo lo stesso: fatevi fautore di un “Piano Marshall” per l’Africa e richiamete i governanti alla realpolitik.