Chi ha perso, chi ha vinto

11.06.2014 01:16

A vincere realmente  le ultime elezioni europee in Italia non è stato neppure il PD ma la nomenklatura che in esso ha trovato sponda sicura. 

Da qualche parte, però, ha vinto il popolo 

 

 

Per quanto riguarda le ultime elezioni v’è una piccola cittadina della provincia di Varese che è il paradigma di ciò che è avvenuto in Italia ma meglio procedere un passo alla volta. Dico subito che nonostante i freddi numeri siano a lui favorevoli, non sono del tutto persuaso che Renzi abbia stravinto le elezioni o che  - come affermano molti quotidiani nazionali -  quello a suo favore sia stato un plebiscito e ciò per due ragioni. La prima. Egli ha ottenuto il 40,8% dei consensi dei votanti che, a loro volta, erano la metà degli aventi diritto al voto: davvero pochini per parlare di plebiscito. La seconda. Nonostante il ridimensionamento del suo movimento, Grillo porterà una pattuglia di 10 o 16 deputati a Strasburgo dove prima, invece, non ne aveva nessuno e, in termini logistici, ciò non può considerarsi una sconfitta. Si potrebbe sostenere, pertanto, che Renzi non abbia stravinto le elezioni e che Grillo, in fondo, non le abbia straperse e, anzi, a voler vedere le cose come realmente stanno, ci si accorgerebbe che a vincere veramente in Italia non è stato neppure il PD ma la nomenklatura che in esso ha trovato sponda sicura. Come dire quel sistema di potere che da mezzo secolo opprime il nostro Paese e che ingloba di tutto: faccendieri, camarille di Bruxelles, gruppi editoriali, giornali, banche, finanza bacata, industria, sindacati, Comunione e Liberazione e   - come poteva mancare! -  una  parte della classe politica. A proposito di classe politica, il giorno dopo le elezioni (dopo, non prima… soltanto a Berlusconi gli avvisi di garanzia arrivavano in tempo reale ai consessi internazionali) è stato arrestato, per peculato, l’ex Ministro dell’Ambiente nel governo Monti, Corrado Clini, uno di quelli chiamati da Napolitano nel 2011 per salvare l’Italia. Come scelta non poteva essere più infelice! Ma ritorniamo alle elezioni. Ci siamo chiesti perché in Europa sono avanzati i movimenti che vedono come la peste, l’Unione e l’euro mentre in Italia è avvenuto il contrario? La risposta è più semplice di quel che si crede: dove si sono affermati gli euroscettici, non esisteva (per ragioni storiche) una nomenklatura strutturata capace di contrastare con ogni mezzo i demolitori del “sistema” alla Grillo. Anche nel Varesotto, precisamente a Solbiate Olona, si è riprodotto in chiave locale lo scontro tra un movimento innovatore come la lista civica, la “Voce Solbiatese”, capeggiata dal sindaco uscente Melis, e il sistema di potere vigente. Infatti, oltre agli scoperti avversari, Melis ha avuto contro un po’ tutti: qualche giornalista che quando è stato beccato a fare il velinaro acefalo di un politico in Regione Lombardia, invece di chiedere scusa, si è prodotto in un articolo sul suo giornale che era un’autentica canagliata. Ha avuto contro due ragazzotte che giocano a fare le giornaliste in Valle Olona e, invece d’imparare a fare in modo degno il loro lavoro, si sono assegnate la mission di stravolgere, impunemente, la realtà e taroccare le interviste a favore di questo o quel partito senza che sul loro lavoro sia stato mai fatto un controllo di veridicità e magari anche di correttezza deontologica. Ma Melis ha avuto contro soprattutto il blocco conservatore, compatto e piuttosto numeroso, di chi ha perso benefit truffaldini, prebende non dovute e sovvenzioni a pioggia. A differenza di Grillo, però, Melis non si è semplicemente limitato a dire peste e corna del “sistema” perché, a viso aperto, l’ha combattuto ed eliminato, sostituendolo poi con pezzi di buona amministrazione. Ecco perché, pur animati entrambi da sincere pulsioni riformatrici, Grillo non ha vinto le elezioni e Melis, invece, sì. A questo punto, sia a Grillo, sia agli avversari del Melis, vorrei chiarire un po’ le idee: non avete perso le elezioni per questo o quel suggeritore occulto (Melis e la sua squadra proprio non ne hanno bisogno, credetemi), avete perso perché siete ancora affetti dal complesso di Edipo ma, una volta per tutte, dovete convincevi che mamma DC e mamma URSS sono defunte e che se volete vincere, la prossima volta non dovrete ricercare rifugio nel ventre di nessuna “mamma” politica ma soltanto nel cuore e nelle ragioni degli amministrati o, se volete, in un’entità che in fondo vi terrorizza perché non la conoscete per niente: il popolo.