Echi Liberi

07.07.2015 14:14

SOMMERSI FURONO I MORTI

«Non ci vogliamo rendere complici della giustificazione di un uomo che ha causato la morte di trentadue persone per una manovra azzardata».

Con questa motivazione la titolare della libreria Marradi di Livorno, ha dichiarato guerra al libro “Le verità sommerse” dell’ex comandante della Costa Concordia. 

L’esempio della libreria livornese è stato seguito, per adesso, da altri librai a Brescia (libreria La Ferrata), a Saronno (libreria Pagina 18) ed a Busto Arsizio (libreria Boragno).

A questo punto ci siamo recati nella terza città varesotta, Gallarate, e abbiamo chiesto ad Anna Carù, titolare dell’omonima libreria, e alla signora Daniele della Biblos-Mondadori come si sarebbero regolate sulla faccenda e la risposta è stata sostanzialmente identica: «Se lo ordineranno lo procureremo, è il nostro lavoro».

Come soldato che ha avuto l’onore di essere responsabile della vita di esseri umani per quarantadue anni, e come uomo, nutriamo il più profondo disprezzo per Francesco Schettino che, dopo aver fatto naufragare, praticamente per gioco, una nave di 114 tonnellate e con 4200 perone a bordo, scappò a terra impipandosene delle persone a lui affidate. L’operato di cotanto comandate fece 32 morti. 

Tuttavia, abbiamo in uggia le liste di proscrizione e quelle dei libri da mettere all’indice come ai tempi dell’Inquisizione e delle dittature: il successo o l’insuccesso di un libro lo deve liberamente decretare l’acquirente che, nel caso desideri farlo, può boicottare il libro di Schettino.

Lo ammettiamo, la difesa di certi valori a volta costa una gran fatica ma la libertà di pensiero è un principio eterno, mentre Schettino è soltanto un foruncolo della storia.