Il grasso che non cola

30.11.2015 14:17

 

Il grasso che non cola

 

Sono grasso cattivo i partiti che, alla fine, lasciano tutto uguale, e non sanno fare altro che aumentare le tasse, giusto per creare altro grasso

 

 

L'Italia è un organismo in cui si è accumulato  troppo grasso senza che ci fosse la minima idea di cambiare regime alimentare e senza rivedere lo stile di vita. Stesa sul sofà delle ideologie del Novecento, il Belpaese parla di diritti e si dimentica dei doveri, non studia le cose pratiche perché le sembrano troppo difficili e faticose da affrontare, preferisce parlare nei talk show e, se non può entrarci, si adagia sul divano a mangiare patatine e pop corn pestando i tasti del telecomando. Sono tanti gli obesi che poltriscono sul divano mentre guardano bellissime pubblicità di modelli e modelle dal fisico scultoreo che fanno esercizio per bruciare grassi che non hanno. L’Italia è come un obeso che conduce questo stile di vita  da decenni senza, peraltro, accennare all’idea di cambiar stile. La televisione vende rimedi miracolosi, elettrostimolatori, pastiglie, così come le ideologie armai defunte promettono il sol dell’avvenire ed il paradiso in terra. La soluzione, purtroppo, è sempre uguale, mangiare di meno, muoversi di più e non vale solo per le persone, ma anche per la società italiana. Di grasso in Italia ce n'è tanto, ma nessuno ha voglia di bruciarlo, così come nessun obeso ha voglia di muoversi e sentire i muscoli lamentarsi dopo una lunga inattività. Quelli che vogliono invertire questo stato di cose sono fastidiosi come l’acido lattico, dolorosi come i crampi muscolari. Così come il nostro organismo trasforma in grasso i cibi che ingeriamo in quantità industriale per la gola e non per nutrire il corpo, così la nostra società tramuta in lipidi sociali i soldi delle tasse che prende dai cittadini per pagare un sacco di cose che non producono energia, ma sono solo zavorra. Sono grasso le pensioni piene di "elementi figurativi", cioè frutto di leggi e leggine con le quali si è ottenuto di farsi pagare il buen retiro non con i propri soldi, ma con quelli degli altri e, in particolare, delle prossime generazioni. Sono masse adipose le pubbliche amministrazioni che pullulano di gente che non rende, se non in minima parte, servizi ai cittadini. Quelli che, ancora oggi, ti fanno fare la fila per dirti di andare a parlare con qualcun altro. Quelli che, oltre a non fare un tubo, passano il tempo a parlar male di quei pochi fessi che tentano comunque di lavorare. Questa informe massa burocratica lascia opere incompiute in giro per tutta l’Italia e trascura il territorio che, alle prime piogge, semina morte e distruzioni ovunque. Sono lipidi le aziende di Stato che servono a trovare un posto ai politici trombati alle elezioni, parliamo non solo delle grandi aziende a partecipazione statale, tipo Finmeccanica ed ENEL, ma anche della miriade di aziende partecipate dagli enti locali, quelle che sono definite “municipalizzate” ed in cui un posto di lavoro non si nega a nessuno di quelli che vengono dal sottobosco della politica. Sono adipe i troppi addetti del sistema scolastico, più di un milione e duecentomila persone, che ci rendono una scuola da terzo mondo, piena di scioperi, inutili politicizzazioni, assenteismo, occupazioni e vandalismi, alla faccia di quelli, che pure ci sono, che tentano disperatamente di lavorare. Sono grasso cattivo i partiti che, alla fine, lasciano tutto uguale, e sanno solo aumentare le tasse, giusto per creare altro grasso. Sono cellulite quelli che declamano i principi solo quando gli è utile, ma strepitano quando tocca rispettare qualche regola per la quale non hanno ottenuto un trattamento d’eccezione. Sono massa adiposa quelli che si stracciano le vesti per i tagli ai fondi per la cultura, solo perché ci hanno campato finora, magari facendosi finanziare filmetti, libelli o opere pseudo culturali e artistiche che si potrebbero tranquillamente buttare nel cesso. Sono ex carboidrati quelli che ci stracciano le scatole a parlare di leggi elettorali, come se non si sapesse che con questa classe politica qualsiasi maggioranza elettorale può essere mandata all’aria dai professionisti del ribaltone, l’unico movimento che piace a questi sedentari della politica. Sono grassi saturi quelli che dissertano da decenni di riforme istituzionali, ma che hanno fatto ferro e fuoco per votare contro l’unica riforma che sarebbe potuto andare in porto, ed hanno anche la faccia tosta di continuare a blaterare di riduzione dei parlamentari. Sono ciccia a buccia di arancio quelli che ti parlano di riduzione dei costi della politica, mentre qualche loro amico fa abrogare quei rari provvedimenti di riduzione con la scusa che sono anticostituzionali. Sono cellulite della politica quelli che ti dicono che l’emergenza è dare un tetto agli immigrati, anche perché oltre agli stranieri che arrivano, ci sono anche i nostri che se ne vanno. Sono adipe diffusa i sindacalisti che dicono che vanno ridotte le tasse sul lavoro e che vanno aumentati i fondi per la cassa integrazione, tanto a loro non frega niente di dove si prelevano i soldi. Quest’adipe sindacale tiene bloccata la forza lavoro là dove non serve, ma costa, essa ne ha bisogno per continuare ad esistere Sono ex insaccati quelli che finanziano banche decotte, come il Monte dei Paschi di Siena, per finanziare una politica che non si muove, ma consuma. Naturalmente l’unica dote del sedentario buonista è la voce squillante per declamare le sue idee inutili, ma che servono a nascondere i suoi appetiti. I maître a pensér dissertano d’immigrati solo perché si sono dimenticati degli italiani, di omofobia solo perché gli stanno sulle scatole gli eterosessuali e di redistribuzione del reddito solo perché non hanno voglia di produrlo, di colpe della Società solo perché preferiscono non parlare delle loro. I chiattoni ideologici d’Italia, anche quando sono magri nell’aspetto fisico, parlano d’ogni cosa pur di evitare di parlare del fatto che la spesa pubblica, cioè l’appetito dello Stato, deve diminuire e hanno cura d’evitare di dire che lo Stato si deve muovere per dimagrire, cioè fornire i pubblici servizi. Questo gioco non durerà all’infinito, presto o tardi alla nostra repubblica sedentaria dei diritti acquisiti verrà un colpo apoplettico a furia di mangiare patatine piene di populismo e pop corn di assistenzialismo, a quel punto diventeremo salsicce per l’unione europea che ci metterà sulla graticola delle normative finanziarie per far, finalmente, colare il grasso che abbiamo caparbiamente difeso con tante battaglie sul sofà.