Analisi semiseria delle follie della capitale di un Paese in liquidazione

- Francesco Cosimato -

Chi pensava che i sindaci dovessero fare le delibere dovrà ricredersi, perché Ignazio Marino ha dimostrato di saper combattere a colpi di fatture da rimborsare a piè di lista.

Con quale veemenza il nostro cavaliere capitolino strilla contro il pericolo ‎del ritorno di "Mafia capitale" a Roma! Evidentemente la mafia non era scappata con lui a fare pesca subacquea.

Vedere i suoi sostenitori che manifestano con i cartelli davanti al Campidoglio mi induce a ritenere che, dopo la "primavera araba", sia arrivata anche la "primavera capitolina". Dopo la Compagnia di Gesù di sant’Ignazio de Loyola, potremmo avere un nuovo sant’Ignazio in politica.

Presto si discuterà di una nuova forma di democrazia e qualcuno sicuramente proporrà di cambiare la Costituzione, che reciterà «L'Italia è una repubblica oligarchia fondata sui viaggi all'estero e sui rimborsi... la sovranità è esercitata dal popolo attraverso le primarie...».

P‎.S.: Se fossi il sindaco di Milano Pisapia, cambierei nome a Palazzo Marino...