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25.06.2015 17:21

 ...del piccolo schermo dove, anzi, la chiamano «Signorina flop», e con qualche ragione in verità. La sua trasmissione “Come mi vorrei” su Italia 1 è durata meno di un mese ed è stata chiusa perché non è mai andata oltre il 4% di share; il suo libro “Bella Belen” è rimasto sugli scaffali delle librerie; il suo ultimo film è costato 200.000 euro e ne ha incassato appena 60.000 al botteghino. Che cosa è successo, la farfalla disegnata sull’inguine non tira più o si sono fatti più selettivi gli italiani? Probabilmente è successa una cosa più semplice: i nostri connazionali, che non sono degli acefali trogloditi come si vuole farli passare, non ne vogliono più sapere di rimirarsi in uno specchio dove l’immagine di ritorno è sempre la fatuità e l’insostenibile pesantezza del sembrare invece che essere

Da parte nostra nulla di personale contro la bella ragazzotta argentina certo è che essa incarna il peggio di una società in crisi spirituale e culturale. Sì, perché un bel viso, un bel petto, belle gambe e tutto il resto non riusciranno mai a celare una verità: nel mondo dello spettacolo una donna o possiede talento, oppure è semplicemente una bambola di carne! Questa è una verità amara da apprendere e non sempre le dirette interessate riescono a farsene una ragione, come non vi riuscì, ad esempio, la signora Norma Jean, in arte Marilyn Monroe, che il 5 agosto del 1962 si tolse la vita con dei sonniferi. Ovviamente per la bella Belen auspichiamo un miglior decorso esistenziale anche se le riviste gossipare, a meno di tre anni dalla fastosa cerimonia nuziale e nonostante l’arrivo del piccolo Santiago, assicurano che la relazione tra lei e il marito sia già al limite della rottura a causa, dicono i soliti bene informati, di un flirt con Fabio Borriello, il boy friend della sua rivale Emma Marrone.

Non siamo diventati filo-gossipari fino al punto di metterci a raspare tra i legami sentimentali di Belen anche se, in senso generale, rileviamo che i rapporti di una coppia dello spettacolo, salvo rare eccezioni, sono sempre destinati ad essere messi alla prova. Dalla finzione scenografica e mediatica si deve, infatti, passare alla vita vera, quella di tutti giorni, quando bisogna incominciare a fare i conti non più con la show girl, o col cantante adorato dalle sbarbine, ma con un tizio che quando ti svegli al mattino te lo ritrovi accanto con la barba lunga e, magari, l’alito puzzolente. Bisogna imparare anche a convivere con una donna che allatta un bambino al seno, con i pannolini sporchi e, magari, con il cesso da dover dividere in due. Ecco, tutto questo contribuisce a “spoetizzare” l’immagine del partner ed e riconsegnarlo alla sua dimensione privata che poi è quella reale. 

Da parte nostra auguriamo alla show girl argentina di ritrovare una certa serenità familiare e professionale, e di rifuggire da qualche altra trovata pubblicitaria per far parlare ancora di sé, magari per un mese od anche un per anno, meglio che si attrezzi a diventare brava oltre che bella. Altrimenti non crediamo andrà molto lontano perché la bellezza passa, la bravura resta.