Non faccio commenti di Gloria Garbellini
Il potere costituito non avverte, ormai, neppure la decenza di mettere almeno sullo stesso piano la sicurezza dei potenti e quella dei normali cittadini --
Il 7 dicembre 2015 al teatro La Scala di Milano si è avuto, come di consuetudine, l’apertura della stagione lirica. Presenti all’avvenimento più glamour che artistico in verità, oltre al premier Renzi, c’erano tante personalità del mondo della politica, della moda e dello spettacolo.
A causa dell’allarme terrorismo l’evento è stato “blindato” ed in campo, per presidiare il tempio della lirica milanese, sono stati impiegati ben 700 agenti, tiratori scelti e tantissimi controlli con il metal detector per garantire la massima sicurezza.
Il Ministro ai Beni Culturali Dario, Franceschini, ovviamente presente alla kermesse, ha dichiarato che bisogna garantire la sicurezza con tutte le risorse possibili ma anche continuare a vivere.
Ebbene, a qualche chilometro di distanza dal tempio blindato, al polo fieristico di Rho, in contemporanea alla prima scaligera, centinaia di migliaia di persone si stavano accalcando all’interno della fiera dedicata all’artigianato mondiale, un’edizione faraonica allestita su ben 310.00 metri quadri con oltre 3000 espositori.
L’ingresso a questa manifestazione era gratuito e nessuna forma di controllo era fatto sugli ingressi: i metal detector di Expo erano solo un vago ricordo. Come dire che, salvo qualche Carabiniere all’interno dei padiglioni dedicati all’Italia, i controlli erano del tutto inesistenti. Anche nelle immediate vicinanze degli stand di Russia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Siria e Turchia, Stati pesantemente coinvolti nella lotta al terrorismo islamista.
Sarebbe stato veramente un gioco da ragazzi da parte di un terrorista provocare una carneficina al polo fieristico.
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